“La commissione Bilancio, fino all’approvazione in aula della manovra 2013, restera’ sempre aperta per essere il luogo di confronto ed analisi sulle delibere propedeutiche. Un luogo in cui tutti gli amministratori di Roma Capitale, ciascuno per il proprio ruolo, potranno apportare un contributo per migliorare quanto varato dalla Giunta”. Cosi’ in una nota i consiglieri capitolini democratici Alfredo Ferrari, presidente della commissione Bilancio, e Giulia Tempesta, vicecapogruppo Pd in Campidoglio, e Maria Gemma Azuni, consigliere di Sel e vicepresidente della commissione Bilancio. “Sorpresi dal cambio di passo rispetto alla passata gestione- spiegano- i consiglieri di opposizione, capeggiati dal collega Onorato, hanno oggi tentato di innescare una polemica inutile, chiedendo che il parere della commissione sulle delibere venisse espresso solo dopo quello dei Municipi. Oltre a evidenziare che i Municipi inviano i loro pareri al segretariato generale, ricordiamo che la delibera posta in esame non apparteneva a quelle su cui i territori sono chiamati ad esprimersi. Per correggere il tiro, allora, Onorato si e’ visto costretto a trasformare la sua provocazione in una proposta di metodo, proposta che – senza ricorrere allo stratagemma di richiamare in commissione i componenti di maggioranza – il presidente Ferrari ha fatto verbalizzare”. “Ricordiamo comunque- proseguono Ferrari, Tempesta e Azuni- che e’ facolta’ di ogni consigliere farsi portavoce delle istanze indicate dai minisindaci o dai colleghi municipali per trasformarli in ordini del giorno o emendamenti. Le regole della democrazia prevedono che il senso dell’ostruzionismo si espleti in una sede politica, quale e’ l’aula consiliare. Una commissione e’ per sua natura tecnica: e’ velleitario, dunque, esercitare in questa sede il gioco delle parti. Questa maggioranza- concludono i consiglieri- crede nel ruolo dei Municipi: ecco perche’ chiederemo che per conoscenza venga inviato in commissione ogni parere che i territori esprimeranno”.