“E’ nostra intenzione portare la proposta di delibera sulle Unioni Civili in Aula per l’approvazione entro la fine dell’anno. E in questo il sindaco Ignazio Marino sembra essere d’accordo con noi”. Così Giulia Tempesta, interpellata dall’Ansa, risponde alle polemiche sollevate in queste ore sul tema delle Unioni Civili dal settimanale della diocesi di Roma Romasette.it.
“La proposta di delibera “non è assolutamente in contrasto con la Costituzione e abbiamo proposto il registro delle Unioni Civili proprio perchè vogliamo rappresentare tutti i romani, che invece ad oggi non si sentono rappresentati, e perchè come ha detto lo stesso sindaco Marino, l’Italia è profondamente indietro su questo tema” – ha aggiunto Tempesta.
“Il treno dei diritti è ormai partito e procede ad alta velocità. A Roma ci sarà il registro delle unioni civili”. A dichiararlo è la consigliera capitolina di Sel Imma Battaglia. “Vorrei rassicurare la diocesi – continua Battaglia – noi non ci poniamo in contrapposizione alla famiglia ma chiediamo il riconoscimento della famiglia in tutte le forme sociali in cui si struttura, in evoluzione con il cambiamento della società”. A commentare l’editoriale sono anche altri proponenti della delibera. Il radicale Riccardo Magi eletto nella Lista Civica Marino, ad esempio, afferma: “La proposta di delibera sul registro delle Unioni Civili è da un punto di vista giuridico inattaccabile. Non solo non è in contrasto con la Costituzione, perchè non contrasta con la famiglia così come riconosciuta e garantita dall’articolo 29, ma anzi trova un sicuro fondamento costituzionale negli articoli 2 e 3”.
Quanto ai tempi per l’approvazione, Magi risponde: “Io penso che entro fine anno il testo sarà approvato dall’Aula. La prossima settimana è prevista una seduta congiunta delle commissioni Statuto e Diritti che vaglierà il testo”. La proposta di delibera è firmata da esponenti della maggioranza in Assemblea capitolina, più uno del Movimento Cinque Stelle. “L’istituzione del registro delle Unioni Civili non viola alcun precetto costituzionale, ne’ mette il discussione il matrimonio come oggi concepito per legge – sostiene anche la consigliera M5S Virginia Raggi -. Non vi è quindi alcun ‘deragliamento’, bensì la precisa volontà di offrire uno strumento di garanzia ulteriore a livello meramente amministrativo per tutti i cittadini”.
Infine, in un tweet, anche il vicesindaco di Roma, Luigi Nieri ha voluto precisare che “Di fronte a chi spera di rallentare la corsa ai diritti, non possiamo che correre ancora piu’ velocemente verso il registro unioni civili”.