Bilancio, dal Governo sì al “Salva Roma”

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto sugli Enti locali che contiene le nuove misure cosiddette “Salva Roma” e mette in sicurezza i conti della Capitale.

Il decreto era stato fatto decadere – per la seconda volta – grazie all’ostruzionismo di M5S e Lega, che non ne avrebbe consentito l’approvazione in tempi utili. L’urgenza del provvedimento era però alta, visto che il bilancio di Roma sconta, già per il 2013, 365 milioni di benefici, più altri 120 milioni sul previsionale del 2014. Si tratta del recupero di crediti che in passato erano stati girati dalla “gestione ordinaria” della capitale a quella “commissariale”, che così dovrebbero tornare nella disponibilità del sindaco Ignazio Marino per la parte corrente del bilancio: serviranno dal pagamento della benzina per gli autobus, agli stipendi.

Il sottosegretario Graziano Delrio ha spiegato dopo il Cdm che il provvedimento non comporta “trasferimenti” da parte dello Stato. “La somma trasferita tra il Commissario ed il comune di Roma resta uguale, ma le modalità sono differenti: sono somme dovute al commissario che vengono anticipate invece che diluite per fare massa critica”.

Da Delrio è arrivata anche l’indicazione di “un obbligo di risanamento” dei conti del Campidoglio attraverso un dettagliato piano di riequilibrio.

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