Per la prima volta oggi, a partire dalle 16, l’Assemblea capitolina si riunira’ in seduta ordinaria per ricordare le vittime del rastrellamento nazifascista del 16 ottobre del 1943, in ossequio a quanto previsto dal comma 8 dell’articolo 1 dello Statuto di Roma Capitale, in cui l’istituzione “elegge il 16 ottobre giornata simbolo del rifiuto di qualsiasi forma di violenza, a perenne monito contro ogni manifestazione di intolleranza ideologica, razziale e religiosa”. A spiegarlo e’ stato il presidente dell’Assemblea capitolina, Mirko Coratti, che stamattina in Campidoglio ha organizzato una conferenza stampa in ricordo del rastrellamento del ghetto di Roma, in vista della seduta dedicata dell’aula Giulio Cesare di oggi pomeriggio. Insieme a Coratti anche il presidente della Comunita’ ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, il coordinatore della maggioranza consiliare, Fabrizio Panecaldo, l’assessore capitolino Paolo Masini e diversi capigruppo di maggioranza e opposizione. Presente alla conferenza anche Italo Pergola, figlio di Bixio e nipote di Aldo, due dei circa sessanta dipendenti dell’amministrazione capitolina “licenziati in quanto ebrei, a seguito delle leggi razziali del 1938”, come ricorda la targa commemorativa posta all’entrata di Palazzo Senatorio.
Il 16 ottobre, ha detto Pacifici, “e’ un giorno di lutto: puo’ sembrare un paradosso, ma noi potremmo trasformarlo veramente in un giorno di festa, perche’ nonostante il ghetto, la razzia e la deportazione, a differenza di tante comunita’ dell’Europa dell’Est, la nostra e’ piu’ viva e piu’ forte di prima”. Una festa, ha sottolineato, il presidente della Comunita’ ebraica di Roma, “perche’ noi abbiamo vinto e loro hanno perso, come diceva Romeo Salmoni’. Possiamo dare un segnale che Roma e’ veramente la capitale della solidarieta’ e dell’accoglienza”. Per Panecaldo “e’ importante che Roma, capitale anche morale, abbiamo deciso di istituzionalizzare il ricordo del 16 ottobre come giornata contro le violenze e le intolleranze, cosi’ come sara’ importante anche realizzare il Museo della Shoah a Roma e introdurre il reato di negazionismo in Parlamento”. Sulla stessa linea anche il vicecapogruppo Pd, Giulia Tempesta, soddisfatta per “l’impegno di Roma Capitale per onorare il 70esimo anniversario del rastrellamento del ghetto”, e che ha auspicato “l’approvazione in tempi brevi del ddl sul negazionismo”. “Di fronte all’esistenza di presenze che negano la storia- ha sottolineato il capogruppo di Sel, Gianluca Peciola- la politica deve trovare forme piu’ urgenti e severe per intervenire: ci sono leggi inapplicate, come quelle che vietano la riorganizzazione di formazioni neofasciste che ancora oggi rivendicano le leggi razziali. Questo deve trovare una sanzione piu’ severa all’interno della citta’ e del Paese. Chi nega quanto successo il 16 ottobre deve incontrare una sanzione piu’ dura”. “Tutte le persone sono uguali di fronte alla morte ma non di fronte alla storia”, ha aggiunto Alessandro Onorato, capogruppo della lista Marchini ed esponente dell’opposizione. Oggi, ha aggiunto, “diremo al sindaco che, seppure in un esile e fragile bilancio, non bisogna toccare i fondi per i viaggi della memoria. Marino non ne ha sicuramente intenzione, ma dobbiamo ribadire che bisogna continuare a investire perche’ e’ importantissimo per la formazione dei ragazzi”