Nuova giunta e corsa alle Olimpiadi, Tempesta: “Fiducia in Roma”

Martina Bernardini intervista Giulia Tempesta, Romait, 21 dicembre 2014

Le festività natalizie, in Campidoglio, tardano ad arrivare: Mafia Capitale ha rallentato i tempi, creato per qualche giorno un impasse istituzionale nel governo della città che si è ritrovata senza un presidente dell’Assemblea capitolina, dopo le dimissioni di Mirko Coratti. Con l’elezioni di Valeria Baglio, però, l’attività del Consiglio comunale è ripresa, e in questi giorni si sta concentrando in particolare sul nuovo stadio della Roma, tema che tocca la sensibilità di molti romani. 
La città, prova lentamente a ripartire. E ci prova anche la Giunta Marino, con un rimpasto annunciato da tempo, già all’epoca del #multagate e che dopo l’avvio dell’inchiesta Mondo di Mezzo si è reso più che mai necessario. Il nome di alcuni assessori traballava già prima di Mafia Capitale, per motivi puramente governativi e che niente avevano a che vedere con l’inchiesta, come quello di Luca Pancalli, ormai ex assessore allo Sport, e già presidente del Comitato paralimpico italiano, che ha lasciato la Giunta Marino lo scorso 26 novembre. Le carte sono state mischiate, e la squadra di Marino ora ha un nuovo volto – si attende l’ok del CSM per la nomina di Alfonso Sabella all’Assessorato alla Legalità, figura creata ad hoc per il già sostituto procuratore nel pool antimafia di Gian Carlo Caselli.

L’era Marino bis, che potrebbe quindi vedere la luce nei giorni che precedono le festività natalizie o comunque in tempi molto brevi, sembra essere aiutata dal TAR del Lazio che, nei giorni scorsi, si è pronunciato su alcuni atti di questa Amministrazione, reputandoli validi contro le richieste di sospensiva provenienti da alcune categorie di cittadini. È il caso della determinazione del Campidoglio sulla rilocalizzazione degli urtisti nel centro storico (qui i dettagli) e del nuovo bando per la Festa della Befana in piazza Navona (qui i dettagli). Ne parliamo con il vicecapogruppo e consigliere PD in Aula Giulio Cesare, Giulia Tempesta.

Consigliera Tempesta, questa sembra essere la settimana delle ‘buone notizie’. Dagli urtisti al PRIP, finendo con piazza Navona, il TAR ha dato ragione all’amministrazione Marino. Un commento.
Il Tar ha dato ragione alla buona amministrazione e a chi ha agito nella convinzione di battersi per la legalità. La vicenda di piazza Navona è emblematica. La presidente Alfonsi e l’assessore Emiliani hanno condotto una battaglia tutt’altro che facile e alla fine i risultati si sono visti. Neanche le minacce hanno fermato questo percorso e, anche alla luce di quello che sta emergendo in queste settimane a Roma, non può che essere un buon segnale.

Quelle del TAR sono pronunce che definiremmo ‘storiche’. I Romani sono pronti, secondo lei, a questi cambiamenti?
I romani hanno apprezzato il lavoro fatto per ripristinare il decoro a piazza Navona, basta guardare gli attestati di stima e di solidarietà che ha ricevuto l’assessore Emiliani e l’amministrazione tutta dopo le minacce subite. Certo, i cambiamenti hanno sempre un forte impatto sulle abitudini consolidate dei cittadini, ma, così come altre scelte sono state apprezzate dai romani, sono certa che anche il lavoro che sta portando avanti l’amministrazione per il decoro urbano, porterà i suoi frutti.

Questa non è solo la settimana delle pronunce del TAR, ma anche quella che sancisce l’inizio del Marino bis. In attesa delle conferme su Sabella, come giudica i cambiamenti in Giunta?
Il sindaco sta valutando tutte le opzioni in campo per portare in Campidoglio una squadra più forte e coesa. L’obiettivo rimane sempre lo stesso: lavorare per il bene della Capitale, soprattutto in questo momento di grande disamoramento, viste anche le inchieste che coinvolgono la nostra città.

Da dove deve ripartire il sindaco Marino per inaugurare quella che definiremmo la seconda era di questa Amministrazione?
Non deve ripartire affatto, deve, a mio avviso, semplicemente continuare ad operare come ha fatto in questi mesi, nel rispetto della legalità. Tutt’al più possiamo imprimere un’ulteriore accelerazione alla nostra azione amministrativa per provare a raccogliere prima il frutto del nostro lavoro.

Un’ultima domanda. Passiamo oltre, Roma 2024. Entusiasmo in Giunta e al Governo. La sua posizione?
Assolutamente favorevole. Chi pensa che Roma non possa affrontare una sfida simile, non sa di cosa parla e, soprattutto, non fa altro che darla vinta a chi opera nel malaffare. Dimostreremo, se Roma riuscirà ad aggiudicarsi l’organizzazione dei Giochi Olimpici del 2024, come la Capitale d’Italia possa dare lustro al nostro Paese nel mondo.

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